Roma, 19 novembre 2015 – “L’Italia è il primo produttore di riso in Europa; un primato costruito sulla qualità del nostro prodotto che oggi sta conoscendo un periodo di forte crisi. Com’è noto, infatti, la concorrenza sleale di alcuni Paesi asiatici, i quali godono di regimi doganali di favore, sta facendo perdere terreno all’intero settore risicolo italiano sui mercati nazionali ed internazionali. La domanda che dobbiamo porci allora è la seguente: chi stiamo aiutando con queste misure doganali di favore? I dati che ci arrivano da quei paesi che godono del regime E.B.A. ci indicano una risposta chiara: le multinazionali sono gli unici soggetti a sfruttare questa situazione, insediandosi in quei paesi e coltivando riso senza quelle tutele del lavoro e della salubrità del prodotto che vigono da tempo in Europa e, specialmente, in Italia”. Così Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera, nel corso delle dichiarazioni di voto sulla mozione di maggioranza per la tutela del settore risicolo italiano.
“Nel frattempo – continua – le importazioni a dazio zero di riso lavorato dalla Cambogia turbano gravemente il mercato del riso, nazionale e sovranazionale, rendendo la produzione stessa meno remunerativa per le aziende risicole italiane. Tutto ciò rischia di avere non solo gravi ripercussioni economiche e sociali, ma anche ambientali: l’abbandono delle superfici coltivate a riso causerà gravi danni all’ambiente e alla biodiversità; quelle colture contribuiscono, infatti, in maniera fondamentale alla manutenzione quotidiana delle acque superficiali e sotterranee sull’intera pianura padana, salvaguardando quei territori da fenomeni di dissesto idrogeologico”.
“Con riferimento al settore risicolo, occorre dunque agire subito e in modo efficace: sospendere il prima possibile il regime doganale E.B.A., introdurre l’obbligo di indicare sulle etichette della confezione la provenienza del prodotto, intensificare i controlli volti a prevenire episodi di contraffazione dei prodotti. Per tutti questi obiettivi, è chiaro, il ruolo del Governo è centrale; esso dovrà esercitare, soprattutto in sede europea, un’importante azione di impulso e di coordinamento con gli altri paesi dell’Unione, secondo quanto previsto negli impegni della mozione di maggioranza. Rispetto a quest’ultima esprimo, dunque, a nome della componente socialista in quest’Aula, un convinto voto favorevole”, conclude Pastorelli.
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